Prima de Il 'accesso alle sale, sulla sinistra vi è una coppia di grate di confessionale in legno scolpito (sec. XVIII). Si entra quindi nell'ala nord del Museo, ripartita in tre sezioni: nelle prime due vi è la ricomposizione dell'antico Coro interno della Cattedrale, imperniata sulla sequenza di armadi in noce intagliati ad alto rilievo con immagini di Santi e scene bibliche, realizzati da Carlo Riccioni (artista nato nell'antica universitas dell'Abruzzo ulteriore chiamata Montagna di Roseto e attivo in Atri nella seconda metà del Settecento). Vi figurano inoltre un inginocchiatoio con simbolo francescano in legno intarsiato (sec. XVIII), un/rammento di balaustra con l'Annunciazione ( sec. XVII), alcune ante degli armadi del Riccioni e un olio su tela raffigurante proprio il Coro interno dei Canonici, opera dell'artista atriano Giuseppe Verdecchia (1875 -1967). Al centro della seconda sezione, poi, tra gli armadi sono collocate tre vetrine lignee con un notevole assortimento di antichi codici ed incunaboli, tra cui: Messale dei Frati Minori, codice membranaceo in scrittura gotica con 40 miniature della seconda metà del sec. XIII, che rappresentano Santi e scene del Nuovo Testamento; Decreto di Graziano Francesco (prima metà del sec. XIV), composto da 415 carte e 31 miniature ascrivibili a due diversi artisti; Messale dei Duchi Acquaviva (prima metà del sec. XV), codice membranaceo in scrittura gotica, arricchito da 16 miniature, 31 iniziali maiuscole con fregi dorati e altre 1000 iniziali con filettature rosse e azzurre. Tra gli incunaboli da segnalare la seconda edizione dei Decretali di Bonifacio, stampata nel 1470 a Magonza nella tipografia di Pietro Schoffer di Gemsheim: vi compare una sola miniatura raffigurante papa Bonifacio VIII con tiara e libro aperto. La terza sezione (sala 3) ha per tema principale l'arte tessile sacra. In un grande bacheca centrale si ammirano pianete, stole,piviali e mitrie dei periodi barocco e rococò (secc. XVII-XVIII), in seta, velluto, broccato e damasco e filature in argento e oro. Di spicco un tappeto rosso con ricami in argento, dono della Regina d'Inghilterra al cardinale Troiano Acquaviva nel 1732. All 'intemo della bacheca sono posti anche busti reliquiari di vari Santi (sec. XVII), mentre altri poggiano esternamente su basamenti lignei, insieme con una scultura settecentesca raffigurante La Maddalena e alcuni dipinti. Tra questi due tele ad olio con l'Angelo annunciante e la Vergine annunciata, in origine 4 parti laterali della cimasa dell'altare che nella Cattedrale di S. Maria Assunta era un tempo dedicato al Beato Nicola.